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Come avviene l’intervento di liposuzione

Verranno di solito prescritti degli esami di laboratorio, un elettrocardiogramma ed una radiografia del torace in preparazione all’intervento.

Si consiglia poi di eliminare il fumo per almeno due settimane prima dell’intervento.
Alcuni studi hanno dimostrato che l’incidenza delle complicanze è 10 volte superiore nei pazienti fumatori che non in quelli che non fumano.

Se il fumo viene eliminato per 10 giorni o più prima dell’operazione, l’incidenza delle complicanze e pari a quella dei non fumatori.
Infine, qualora l’intervento sia effettuato senza degenza (ambulatorialmente o in day hospital) il paziente dovrà  aver preso accordi per essere accompagnato a casa e per un adeguato aiuto a domicilio per uno-due giorni dopo.

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L’intervento di liposuzione (varie fasi)

La liposuzione viene effettuata in sala operatoria e può essere eseguita in anestesia generale  oppure in anestesia spinale o epidurale o anche in anestesia locale con sedazione cosciente (la paziente mantiene uno stato di relativa coscienza, pur risultando opportunamente sedata con farmaci endovenosi ad opera dell’anestesista).

A seconda dell’area da trattare e del volume totale rimosso, l’intervento si condurrà  in regime di day-hospital o con ricovero di una notte.

L’intervento consiste fondamentalmente nella rimozione del tessuto adiposo in eccesso: ciò si ottiene mediante l’azione di una cannula collegata ad un apparecchio aspirante (pompa in aspirazione o grossa siringa).

La cannula viene introdotta nel grasso situato sotto la pelle attraverso piccole incisioni (2-3 mm) praticata in prossimità  dell’area da correggere; quindi viene spinta attraverso il grasso fino a raggiungere la zona interessata.

Qui, con opportuni movimenti della stessa cannula, il grasso in eccesso viene frantumato e contemporaneamente aspirato.

Insieme al grasso, si perde anche una quantità  variabile di fluidi, ed è quindi importante, specie per le liposuzioni più estese, che tali fluidi vengano rimpiazzati per via endovenosa durante e/o dopo la procedura.

Durante l’aspirazione, insieme alla frantumazione del grasso, si verifica anche la rottura di un certo numero di vasi sanguigni. Questi lasciano diffondere nei tessuti circostanti una certa quantità  di sangue che dà  ragione delle ecchimosi che possono verificarsi dopo l’intervento.

Tali ecchimosi si riassorbiranno nel giro di 15 giorni circa.
Il tempo richiesto per effettuare la liposuzione può variare considerevolmente, fino anche a tre quattro ore, secondo la zona, la quantità  di grasso rimossa, il tipo di anestesia e la tecnica usata.

Alla fine dell’intervento, chiuse le piccole incisioni con punti di sutura o cerotti cutanei, viene fatta indossare una guaina elastica alla paziente allo scopo di chiudere i vasi sanguigni suddetti e di limitare l’edema (gonfiore) postoperatorio.
Tale guaina dovrà  essere portata di solito per almeno un mese.

Varianti tecniche

Recenti varianti tecniche della lipoaspirazione sono la tecnica “tumescente“, la tecnica “a cannula reciprocante“, e la tecnica “ad ultrasuoni“.

Tecnica tumescente

Oggi largamente usata, specie nel paziente cosciente sottoposto a sedazione, comporta l’infiltrazione nelle aree da trattare, prima dell’aspirazione del grasso, di una cospicua quantità  di fluido, composto da soluzione salina, anestetico locale (lidocaina), ed adrenalina (un vasocostrittore).

Il termine “tumescente” si riferisce appunto allo stato “turgido” dei tessuti infiltrati di tale soluzione. L’intervento dura più a lungo, ma ne risulta una successiva aspirazione del grasso facilitata, una riduzione della perdita di sangue, una migliore anestesia durante l’intervento e successivamente ad esso, ed un riduzione delle ecchimosi post-operatorie.

Tecnica a cannula reciprocante

La liposuzione viene condotta con una cannula “reciprocante” o “vibrante”, il cui movimento, cioè, non è manuale (ad opera del chirurgo) ma generato da una fonte elettrica o di aria compressa. Tale tecnica appare essere vantaggiosa per la rapidità  di esecuzione, e per la diminuzione di edema ed ecchimosi postoperatorie.

Liposuzione ad ultrasuoni

Richiede l’uso di cannule particolari che producono energia ad ultrasuoni. Attraversando l’area da trattare, l’energia prodotta fa “esplodere” la parete delle cellule grassose, emulsionando (liquefacendo) il grasso. Questo viene poi rimosso con liposuzione tradizionale.

Tale tecnica appare essere migliore in aree fibrose del corpo, come il dorso, e viene anche impiegata nel trattamento di adiposità  particolarmente estese.
Si deve precisare che nessuna di queste nuove modifiche tecniche è stata dimostrata essere superiore alle altre.

Ognuna comporta sia vantaggi che potenziali problemi (ad esempio, il rischio di ustioni alla cute per la tecnica ad ultrasuoni), e quindi dipende molto dalla preferenza e dall’esperienza del chirurgo.

Peraltro, è da notare che si possono ottenere risultati di fatto equivalenti usando nel modo corretto ognuna delle tecniche suddette.
Riguardo, infine, all’uso del temine “liposcultura”, questo si riferisce di solito ad una lipoaspirazione condotta con tecnica tumescente ed estesa, infine, al grasso immediatamente sottocuteneo con l’uso di cannule assai piccole, quindi consentendo una retrazione particolarmente efficace postoperatoria della cute stessa.

Trattamento post-operatorio

La/il paziente deve di solito stare a riposo a letto fino al giorno successivo all’intervento, dopodichè potrà  iniziare progressivamente a svolgere attività  leggere.
È normale anche una piccola perdita di siero attraverso le incisioni cutanee. È anche normale, benchè le nuove metodiche già  descritte possano ridurre questi problema, una dolenzia diffusa, bruciore, gonfiore, e perdita di sensibilità  per diversi giorni dopo l’intervento.
Talora, la perdita di sensibilità  persiste anche per diverse settimane.
IL paziente dovrà  inoltre indossare in maniera continuativa una guaina compressiva per circa un mese.

Dopo circa 15 giorni dall’intervento, la paziente dovrà  effettuare massaggi sull’area operata al fine di eliminare eventuali lievi irregolarità  dell’area trattata, che potrebbero formarsi man mano che il processo cicatriziale procede.
Le piccole cicatrici che rimangono dopo questo intervento si rendono meno evidenti con il tempo, ma sono permanenti, anche se spesso quasi invisibili.
Nelle prime settimane, le cicatrici appaiono spesso peggiorare, divenendo più rosse ed evidenti.
È necessario attendere 9-12 mesi perché le cicatrici maturino definitivamente, appiattendosi e divenendo biancastre.

Possibili complicanze

La liposuzione comporta rischio aumentato per pazienti con alcuni problemi di salute come i diabetici, i cardiopatici o pazienti affetti da problemi polmonari e per chi ha sostenuto interventi chirurgici vicino alla zona da sagomare.
Le complicanze che possono verificarsi durante l’intervento sono di due tipi: quelle legate all’anestesia e quelle legate all’intervento.
Per quanto attiene alle prime, possono essere anche gravi, ma sono rare nelle persone in buone condizioni generali.

Le complicanze legate all’intervento sono anch’esse rare, rappresentate da: ematoma, infezione, sanguinamento prolungato, ed insufficienza cardio-circolatoria (fino allo shock) per perdita eccessiva di sangue e fluidi in caso di lipoaspirazioni massive.

Il rischio di complicazioni aumenta con la maggior estensione o il maggior numero delle aree da trattare, e nei pazienti diabetici o con patologie cardiache o polmonari.
Tali complicanze, come già  detto, sono rare e comunque sono affrontabili senza eccessive difficoltà  nella grande maggioranza dei casi.

Resta fondamentale affidarsi ad un chirurgo esperto, con credenziali e curriculum verificabili.
Tra le altre possibili complicanze vi è la compromissione temporanea della circolazione linfatica nella zona operata con conseguente gonfiore.
Tale situazione si risolve spontaneamente o con massaggi (eventuale linfodrenaggio) nel giro di due-tre mesi circa. Infine, si deve comprendere, che, benchè le cicatrici da incisioni cutanee siano di solito poco visibili, può residuare, a guarigione avvenuta, la presenza di piccole imperfezioni, asimmetrie, depigmentazioni ed infossamenti del profilo cutaneo nelle zone operate.
Talvolta, può quindi essere indicato un intervento di “ritocco” a distanza di alcuni mesi (nuova lipoaspirazione localizzata o innesto di grasso), di solito di piccola entità  e condotto in anestesia locale.

Ripresa dell’attivita fisica

Per quanto sia opportuno che il paziente deambuli fin dalla prima giornata postoperatoria per ridurre il gonfiore ed il rischio di fenomeni di trombosi degli arti inferiori, la guarigione è un processo graduale, ed è normale che siano necessarie una-due settimnane per sentirsi bene.

La paziente potrà  riprendere l’attività  fisica 5-6 giorni dopo I’intervento, tenendo presente che per circa 10 giorni avra dolore alla pressione (ad esempio sedendosi) sulle aree operate.
L’attività  lavorativa può di solito essere ripresa entro una settimana dall’intervento.
Le attività  sportive potranno essere riprese dopo 3 settimane per quanto concerne lo jogging, danza, joga, mentre per gli sport piú intensi (sci, tennis, calcio, basket, vela, nuoto, pesca subacquea) sarà  preferibile attendere per lo meno 4 settimane.
La guida dell’automobile è consentita dopo 1-2 settimane, l’attivita sessuale dopo 2 settimane.
Ecchimosi e edema (gonfiore) si risolvono per la maggior parte entro 3 settimane, anche se sono necessari 3-6mesi perchè scompaia del tutto ogni gonfiore residuo.

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Autore: Dr. Pasquale Verolino
Data di pubblicazione: 8 Ottobre 2018
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