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Come avviene l’intervento di addominoplastica

preparazione all’intervento di addominoplastica

Verranno prescritti degli esami di laboratorio, un elettrocardiogramma ed una radiografia del torace in preparazione all’intervento.
Si consiglia di non assumere aspirina o medicamenti che la contengono per due settimane prima dell’intervento e due settimane dopo in quanto può causare sanguinamento e quindi aumentare il rischio di complicanze.
Si consiglia poi di eliminare il fumo per almeno due settimane prima dell’intervento perchè alcuni studi hanno dimostrato che l’incidenza delle complicanze è 10 volte superiore nei pazienti fumatori.

E` poi consigliabile evitare contatti con persone con raffreddore o altre malattie infettive ed è poi opportuno che le pazienti in trattamento con contraccettivi orali interrompano l’assunzione di tali farmaci un mese prima dell’intervento.

E` infine necessario che i pazienti siano nel loro miglior stato di nutrizione possibile prima dell’intervento.

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L’intervento

Questo tipo di intervento si esegue in anestesia generale, (cioè a paziente completamente addormentato), eseguita da un anestesista in sala operatoria.

Sarà somministrata una certa quantità di fluidi per via endovenosa durante l’intervento e a volte anche il giorno successivo.
Successivamente sarà possibile tornare ad una dieta regolare.

L’intervento richiede circa 3 ore, generalmente sono necessarie due incisioni: una, nella porzione più bassa dell’addome, proprio al di sopra della linea dei peli del pube che si prolunga lateralmente, piuttosto lunga, fino ai fianchi; l’altra, piccola, circolare intorno all’ombelico (ombellicoplastica), in quanto molto frequentemente l’intervento richiede una risistemazione dell’ombelico in una posizione più alta.

La cute ed il grasso sottocutaneo sono ampiamente sollevati dai piani sottostanti; se è necessario, in questa fase viene riparata la parete addominale mediante l’accostamento dei muscoli retti. Infine, i tessuti superficiali vengono stirati verso il basso e in dentro, l’ombelico viene trasposto nella sua nuova posizione, e l’eccesso di cute e grasso viene asportato.

Due piccoli tubi di drenaggio morbidi vengono inseriti nella ferita al fine di raccogliere il sangue ed il siero che potrebbero accumularsi. Tali drenaggi vengono rimossi senza dolore al momento della prima medicazione.

Le incisioni chirurgiche sono chiuse con punti di sutura riassorbibili che non necessitano di rimozione.
Si applica infine un’abbondante medicazione compressiva che, quando viene rimossa alla prima medicazione dopo 2-3 giorni, viene sostituita da una guaina che poi dovra essere indossata permanentemente per 4 settimane.

Un catetere urinario può essere utilizzato durante I’intervento e verrà rimosso subito dopo l’intervento o il mattino successivo. Nella “miniaddominoplastica”, cute e tessuti sottostanti vengono “scollati” solo tra l’incisione soprapubica, più corta, e l’ombelico, senza trasporre quest’ultimo.
Sarà poi effettuata una “plicatura” (riaccostamento) dei muscoli retti ed una eventuale liposuzione associata.

La procedura è indicata soprattutto per un eccesso di tessuto sotto l’ombelico, è più rapida di un’addominoplastica completa, e può talora essere effettuata anche in anestesia locale con sedazione cosciente (la paziente mantiene uno stato di relativa coscienza, pur risultanto opportunamente sedata con farmaci endovenosi ad opera dell’anestesista) in regime di day hospital (senza degenza).

Post-operatorio

Dolore e gonfiore

Il dolore e generalmente di modesta entità e ben controllabile con i consueti farmaci analgesici disponibili, sia in ospedale che a casa periodo post-operatorio: Dopo l’intervento i pazienti dovranno rimanere a riposo per 24-48 ore e quindi potranno alzarsi per deambulare (piccole passeggiate). La deambulazione precoce è anche utile per ridurre il rischio di fenomeni di trombosi degli arti inferiori. Per alcuni giorni, la sensazione di tensione sull’addome obbligherà a una postura “piegata in avanti”, e la tosse, lo starnutire e tutte le altre attività che prevedono tensione sui muscoli addominali potranno provocare senso di fastidio e modesto dolore. è consigliabile non decombere sull’addome per due settimane (dormire in posizione prona).

Medicazioni

Alla fine dell’intervento viene applicata un’abbondante medicazione compressiva, che non dovrà essere rimossa dal paziente e sarà cambiata in genere dopo 48 ore dal chirurgo. In questa occasione verranno applicate delle medicazioni ridotte, rinforzate però da una guaina di supporto.

Cicatrici

Le cicatrici che rimangono dopo questo intervento si rendono meno evidenti con il tempo, ma sono permanenti, anche se potranno venire agevolmente coperte con un normale slip. Nelle prime settimane, le cicatrici appaiono spesso peggiorare, divenendo più rosse ed evidenti. è necessario attendere 9-12 mesi perchè le cictrici maturino definitivamente, appiattendosi e divenendo più bianche.
Per tale periodo, esse non dovranno essere esposte direttamente al sole (quindi impiegare indumenti o creme filtro antisolare totale) e potranno essere massaggiate con idonee creme emollienti.
Talora il chirurgo prescriverà cerotti siliconati da portare sulle cicatrici per i primi mesi. Occasionalmente può essere opportuna, a distanza, una revisione della cicatrice in alcuni punti per ottenere il miglior risultato cosmetico possibile.
Tali piccoli interventi possono essere eseguiti in anestesia locale.
Dopo I’operazione, può anche essere presente una modesta sporgenza di tessuti immediatamente al di sopra e a lato delle linee di incisione; generalmente ciò e temporaneo e tende a scomparire, nel giro di qualche mese, man mano che le cicatrici si ammorbidiscono ed i tessuti si distendono. E’ utile ricordare che, anche se un buon risultato è spesso evidente fin dalla rimozione dei punti, non è possibile giudicare il risultato finale dell’operazione finchè non sia scomparso tutto l’edema (gonfiore) e l’area dell’intervento non si sia ammorbidita completamente, quindi perlomeno per 3-6 mesi dopo l’intervento.
Sensibilità: Dopo l’intervento è sempre presente una perdita di sensibilità cutanea nella parte inferiore dell’addome che è, generalmente, temporanea e che scomparirà dopo alcuni mesi.

Possibili complicanze addominoplastica

Le complicanze nell’addominoplastica sono rare, ma possibili e possono essere di due tipi: quelle legate all’anestesia e quelle legate all’intervento.

Per quanto attiene alle prime, possono essere anche gravi, ma sono rare nelle persone in buone condizioni generali. Le complicanze legate all’intervento sono anch’esse rare, rappresentate da: ematoma, sanguinamento prolungato, sieroma, infezione, perdita di tessuto, cicatrici insoddisfacenti.

Se avviene sanguinamento eccessivo durante/dopo l’operazione, il sangue può accumularsi nell’area operata e può essere necessario riaprire la ferita al fine di rimuoverlo e fermare sanguinamenti ulteriori.
Il sieroma è un accumulo anche significativo di siero (liquido) sotto la ferita, che può necessitare di ripetute aspirazioni con siringa.

Le infezioni sono generalmente rare e rispondono con prontezza alla terapia antibiotica. La perdita o “necrosi”di tessuto (cute e sottocute) è estremamente rara; qualora dovesse accadere, può richiedere solo medicazioni ripetute o un ulteriore intervento ricostruttivo con risultati in genere soddisfacenti. Riguardo le cicatrici, queste restano a distanza di mesi di solito poco visibili; peraltro, come già detto, può essere utile una occasionale revisione chirurgica(“ritocco”) a distanza.
Esiste la possibilità, non sempre predicibile prima dell’intervento, che le cicatrici restano arrossate e rilevate permanentemente.

Il rischio di complicazioni aumenta nei pazienti diabetici o con patologie cardiache o polmonari.
Le complicanze dell’addominoplastica sono, comunque, in sintesi rare ed affrontabili senza eccessive difficoltà nella grande maggioranza dei casi.
Quando intervengono, generalmente, rispondono prontamente ad un trattamento adeguato senza compromettere il risultato finale.
Resta fondamentale affidarsi ad un chirurgo esperto, con credenziali e curriculum verificabili.

Ripresa dell’attività fisica post addominoplastica

La paziente dovrà stare prevalentemente a riposo con solo attività domestiche leggere consentite per la prima settimana, poi aumentare le attività consuete e sociali gradualmente per la settimana successiva e la seguente ancora.
In misura variabile secondo la condizione fisica preoperatoria, il ritorno alla normalità ed all’attività lavorativa avviene dopo 2-4 settimane.
Sarà poi possibile e anzi consigliabile una graduale ripresa dell’attività fisica.

Dieta appropriata ed esercizio fisico regolare sono importanti per mantenere a lungo il beneficio tratto dallo stesso intervento.
Potranno essere riprese le attività sportive dopo 3-4 settimane per quanto concerne nuoto, joga, e sport leggeri, mentre per gli sport più intensi (sci, tennis, calcio, pallacanestro, vela, pesca subacquea,) sarà preferibile attendere per lo meno 6 settimane.
La guida dell’automobile potrà essere ripresa dopo 2 settimane; l’attività sessuale, e i viaggi e le attività lavorative dopo 3 settimane.

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Autore: Dr. Pasquale Verolino
Data di pubblicazione: 17 Settembre 2018
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